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Roma la capitale degli Obelischi

Obelischi a roma

Roma è la capitale mondiale degli Obelischi. Infatti  è la città che ne ha più al mondo. Infatti tanti di questi monumenti, in gran parte di origine egizia, sono trasportati nella capitale dall’Impero romano. Tutto questo ha inizio a partire  dall’epoca di Augusto che sotto il suo regno  aveva conquistato tutto l’Egitto.

Oggi ti parlo di uno di questi obelischi. Forse uno dei più fotografati al mondo. é l’obelisco vaticano che si trova al centro di Piazza San Pietro di fronte alla basilica. Questo obelisco rappresenta inoltre uno dei più importanti monumenti anche per la storia dell’antica Roma.

Questo obelisco è  costruito in Egitto dal faraone Nencoreo III a Heliopolis in Egitto nel VII secolo a.C.. Arriva a Roma per essere  nel progetto del circo di Nerone, un enorme stadio per spettacoli lungo 540 metri e largo circa 100. La sua costruzione avviene proprio a pochi metri da dove oggi  si trova la basilica di San Pietro

L’obelisco rimase in questa posizione anche dopo che il circo di Nerone cadde in disuso, occupato da una necropoli che diventa il luogo poi dove viene edificata la Basilica  di San Pietro.

Circoo neroneQui infatti ebbero luogo, forse per la vicinanza all’adiacente necropoli, alcune esecuzioni dei cristiani giudicati colpevoli di aver causato il grande incendio di Roma e proprio per questo anche simbolo dei martiri  cristiani. 

La costruzione di questa struttura inizi con  Caligola e termina con Nerone. Nasce all’interno della villa di Agrippina Maggiore, villa che alla morte della madre di Caligola passò in eredità a Nerone.

Era comunque un circo privato dell’imperatore e si svolgevano corse di cavalli, bighe e quadrighe. Queste erano corse molto popolari a Roma, tanto che in alcune occasioni l’imperatore fece aprire le porte del circo al popolo romano.

L’obelisco salvato da Cesare

Su questo obelisco è collocato un  globo di bronzo. Al suo  interno pare ci fossero le ceneri di Giulio Cesare per onorare il grande condottiero. Infatti l’intenzione di quel gesto era proteggere Roma con la presenza di Cerare che da quella altezza dominava la città. Di fatto, la credenza che in cima all’obelisco c’era la tomba di Cesare evitò il saccheggio e la distruzione. Infatti questo monumento è uno dei pochi risparmiato dalla furia  Goti, nel 410 dc .quando tutta Roma è saccheggiata

Infatti il re dei Goti Totila, sapendo delle ceneri nel globo, ordinò di non distruggere questo obelisco in ossequio al grande condottiero romano. Nello stesso momento molti altri obelischi di Roma sono distrutti o seriamente danneggiati.

Lo spostamento

obelisco stampaQuesta grande sfera oggi non c’è più.  A decidere la rimozione è  Papa Sisto V nel 1585  che comunque la toglie con cura Il motivo di questa modifica all’obelisco era che il Papa lo voleva spostare. Come nuovo luogo aveva deciso di portarlo dove lo vediamo oggi, al centro di Piazza San Pietro. Inoltre il papa decide di mettere al posto della sfera una enorme croce di bronzo.

Dello spostamento è incaricato Domenico Fontana che per compiere questo “trasloco” impiega tredici mesi di lavoro preparativo. Assume oltre 900 uomini e utilizza 75 cavalli e 40 argani. Nonostante tutto questo tempo l’obelisco basta solo un giorno per alzare l’obelisco. Nelle operazioni di posizionamento avvenute il 10 settembre del 1586 sono chiamati anche anche una serie di esperti marinai abituati a muovere da un luogo all’altro nei cantieri le imbarcazioni con le funi.

Il marinaio e l’obelisco

Ed è proprio un marinaio ad evitare un disastro. Infatti intorno alle operazioni di sollevamento dell’obelisco si racconta questo particolare episodio.

A causa del delicato e difficile lavoro, Papa Sisto V, impne nella piazza il silenzio totale per l’intera durata delle operazioni e con pena di morte per chi avessero trasgredito. Questo per permettere a tutti di seguire le istruzioni dell’architetto.

Nel corso del sollevamento le funi, tese e sollecitate dall’enorme peso, si surriscaldano per la enorme pressione e sono sul punto di cedere. In quel momento un esperto marinaio, che nota il pericolo, inizia ad urlare: “acqua alle corde”, non rispettando così il divieto imposto daPapa Sisto V.

Questo consiglio è subito accettato dall’architetto Fontana, che fa  bagnare le funi di canapa, evitando in questo modo la loro rottura e il crollo dell’obelisco.

Sisto V, in seguito non uccide come promesso  il marinaio ma anzi fece scegliere a lui stesso un compenso per aver evitato il pericolo del crollo dell’obelisco.

Ritornando alla sfera tolta dall’obelisco oggi si può ancora ammirare nei Musei Capitolini.

L’esorcismo del papa

Dopo aver collocato l’obelisco Papa Sisto V decide anche lui di per continuare a proteggere il monumento. Si affida ad una formula di un esorcismo per tenere lontano il male. dal  Per questo sulla sua base fa scrivere: 

Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat, Christus ab omni malo plebem suam defendat

obelischiLa traduzione è: Cristo vince, Cristo regna, Cristo imperatore, Cristo protegge il suo popolo da ogni male

Questa iscrizione mon tutti sanno che questa formula esorcistica ha un grande valore di protezione. Infatti già in tempi antichi era usata per scongiurare e allontanare le malattie e le possessioni. 

Comunque se vuoi vedere l’imponenza dell’obelisco vaticano lo trovi all’inizio di questo video che riguarda la visita che organizzo alla Basilica di San Pietro

Inoltre se continui a seguire questo blog sicuramente ti racconterò di altri monumenti come questo, per ricordarti perchè Roma è la capitale degli obelischi

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