Storia di Roma, Video

Video dell’area del Foro di Roma

Ho fatto un piccolo video dell’area del foro di Roma che rappresenta da sempre il centro dell’intera civiltà romana. Un luogo che durante gran parte della storia città  è stato il centro politico, giuridico, religioso ed economico della città di Roma. Dall’età repubblicana per arrivare all’età imperiale nel foro c’è stato un continuo susseguirsi di costruzioni e ricostruzioni.

Fare infatti l’elenco di tutte queste opere sarebbe solo noioso. Ho pensato di creare per questo un piccolo video che senza nessuna pretesa vi vuole solo far capire la meraviglia di questo luogo che si trova nel cuore di Roma

Se vuoi vedere il video lo trovi qui

video area foroPer capire quale sia l’importanza di questa area nella storia romana bisogna affidarsi a Tito Livio e altri autori antichi . Sono loro che ricordano  che qui, dove oggi è il foro,  pochi anni dopo la fondazione della città si  combatte una grande battaglia tra Romani e Sabini  .

Il primo monumento del foro

Da questi racconti scopriamo che grazie a questa guerra nasce il primo monumento nel foro. Infatti nel corso della battaglia, Romolo, vedendo indietreggiare le truppe chiese aiuto al dio Giove e promise di costruire un tempio nel caso i romani avessero fermato l’avanzata sabina.

I Romani riuscirono a resistere e a difendere la propria città sconfiggendo i Sabini. Quindi Romolo edifica per primo nel foro nel 750 a.c. il tempio di Giove Statore che poi è distrutto nel grande incendio di Roma, quando Nerone era imperatore.

Sempre nel foro, pochi anni più tardi, il successore di Romolo, Numa Pompilio, costruisce altri due edifici. Sono due costruzioni che danno a questa area un senso di sacro. È questo che porterà il foro a essere il luogo centrale nella vita dell’impero romano.

Il Tempio di Vesta e la Regia

Il primo è il tempio di Vesta che costudiva il fuoco sacro. Una fiamma perpetua che simboleggiava il sacro in ogni sua forma e quindi bisognava in tutti i modi non spegnerlo. Chi lo faceva spegnere quando era custode era condannato a morte.

Per questo era necessario realizzare una struttura “pubblica” che fosse finalizzata alla sua conservazione. Il significato del tempio era anche quello di rappresentare il fuoco domestico più importante, che era quello alla vicina casa del re, che rappresentava tutti i focolari dello Stato.

Le prime sacerdotesse incaricate di sorvegliare il sacro fuoco erano le Vestali , che in seguito divennero l’unico sacerdozio femminile a Roma.

Numa Pompilio dietro questo tempio costruisce quindi anche la Regia.  Questo enorme edificio ha avuto un grande valore simbolico, politico e religioso, per gli antichi romani.   Nella Regia per esempio erano conservati i leggendari scudi sacri del Dio Marte che secondo la leggenda erano misteriosamente apparsi nel Foro pare caduti dal cielo. Inoltre le massime autorità religiose e politiche romane lo utilizzavano come luogo privilegiato per i loro incontri e anche celebrare funzioni religiose o istituzionali.

Decadenza e Riscoperta

Da questo momento nascono decine e decine di costruzioni che hanno portato il foro ad essere come lo vediamo oggi e come puoi vedere nel video dell’area del foro di Roma. In realtà si vedono solo dei resti. Dalla caduta l’impero romano inizia la decadenza del Foro che continuò nei secoli successivi. Tra le ragioni l’ incuria ma soprattutto il riuso dei materiali, come colonne e marmi, che sono utilizzati in vari periodi per la costruzione di edifici religiosi.

Intorno alla metà del XII secolo il foro era impraticabile sommerso da erba e terra, Infatti per gran parte della sua estensione, era utilizzato come pascolo per gli animali domestici e come terreno seminativo, tanto che prese il nome di “Campo Vaccino”. Il campo delle vacche.

La riscoperta del foro avviene per i primi scavi di carattere scientifico nel 1788.  Si devono sia dagli studi dell’archeologo e storico Johann Joachim Winckelmann e che al diplomatico svedese Carl Fredrik von Fredenheim.

Quest’ultimo inoltre è ricordato perché si procurò circa 300 copie di bolle papali riguardanti la Svezia e la Finlandia nel 1782. È in questo periodo che si interessò anche allo stato di degrado del foro. A partire dal 1801, seguirono scavi più estesi e metodici.

Questa volta sono dovuti all’archeologo e collezionista d’arte Carlo Fea. Sarà lui  che per circa trent’anni mantiene il ruolo di Commissario delle Antichità di Roma e se ne occupa in prima persona ,  sia sotto il governo napoleonico che quello papale.

Gli scavi avevano messo alla luce importanti zone del foro,  ma rimaste tra loro isolate. A questo punto il passo successivo  era riportare completamente alla luce tutti i resti di questa zona.  Da quel momento tutti i governi, anche se risultati alcune volte non eccellenti, decidono di fare qualcosa per raggiungere questo obiettivo.  Un impegno che ha coinvolto inizialmente lo Stato Pontificio, poi quello della Repubblica romano e infine quello del Regno d’Italia. Arriviamo alla fine ai giorni nostri.  Oggi che si è  capita l’importanza enorme di questa area stanno continuando sia gli scavi che i restauri  . Se hai visto il video dell’area del foro di Roma ti è chiaro perchè  questa parte della città rappresenta da sempre il centro dell’intera civiltà romana. Inoltre si può notare come varie parti siano interessate  da dai lavori che hanno il compito di preservareo un patrimonio non solo italiano ma dell’intera umanità.

 

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