Curiosità Romane

Regina Coeli il carcere romano

regina coeli

Il nome “Regina Coeli”  ha poco di religioso in quanto è il nome del principale e più noto carcere di Roma. Questo carcere  è inoltre considerato una parte importante della città di Roma. Per sapere il perchè devi  leggere  di questo  articolo. 

Il carcere di Regina Ceoli ( nome latino che indica la Regina del Cielo quindi la madre di Gesù)  è  sulla riva ovest del Tevere all’interno del quartiere di Trastevere. Questo carcere  nasce  nel 1881 all’interno di un vecchio convento del1 654 dedicato a Maria Regina Coeli e per questo ne ha mantenuto il nome.

Un carcere molto caro anche al Papa che ti ricordo è anche il vescovo di Roma. Infatti sono stati quattro fino ad oggi  i papi che hanno visitato e celebrato messa al suo interno. Il primo a fare visita al carcere è Papa Giovanni XXIII nel 1958 seguito poi da papa Paolo VI nel 1964. Gli ultimi due sono  papa Giovanni Paolo II nel 2000 e   Papa Francesco nel 2018.

papa giovanni a regina coeli

Il carcere ospita circa 600 detenuti e si trova a ridosso del Faro sul Colle del Gianicolo. Un luogo che merita una visita dato che  si ha una vista mozzafiato su tutta la città Roma.

Da questo punto di Roma  era possibile  per i familiari dei detenuti di comunicare con i propri parenti in carcere. Una strategia  utilizzata  per evitare i divieti di visita decisi in base al regolamento carcerario. In particolare la gente si radunava nei pressi della balconata del Faro perchè è distante solo  pochi di metri in linea d’aria dalle celle del carcere.

Da qui le persone urlando chiamavano il nome dei propri parenti che erano reclusi. Anche oggi, nonostante i telefonini, capita, molto raramente, la sera di sentire c qualcuno chiamare a forte voce un conoscente o un parente rinchiuso nel carcere.

Vicino alla balconata  si trovavano anche persone che erano dotate di una voce molto potente. Queste a turno, e con un piccolo compenso, aiutavano soprattutto le donne che avevano una voce più esile, ma anche di chiunque ne avessee eventualmente bisogno .

 

Questi particolari personaggi erano anche come controllori del traffico delle comunicazioni da e verso il carcere, Anche all’interno di Regina Coeli  le comunicazioni erano gestite, in arrivo e in partenza, passando per una sola delle celle.  Ci troviamo in pratica  in  una specie di  ufficio di smistamento dei messaggi per tutti i detenuti.

Ma ecco la spiegazione di quello che ti avevo accennato all’inizio. Per entrare a Regina Coeli bisogna salire tre scalini. Secondo la tradizione  sono proprio quelli che ,solo una volta superati, danno il diritto di chiamarsi romano e soprattutto di abitante del quartiere di Trastevere. 

Infatti un detto amtico dice: «A via de la Lungara ce sta ‘n gradino chi nun salisce quelo nun è romano, e né trasteverino»

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